La biodiversità da preservare

La costa transfrontaliera ospita una biodiversità marina eccezionale, organizzata come una vera e propria mosaico di habitat. Su brevi distanze si passa da fondali sabbiosi a praterie di Posidonia, da rocce infralitorali a zone coralligene, creando una grande ricchezza ecologica tipica delle coste del Mediterraneo.

e praterie di Posidonia oceanica, veri polmoni del mare, svolgono un ruolo centrale: ospitano una moltitudine di specie, proteggono la costa dall’erosione e assicurano la continuità ecologica tra i diversi ambienti.

Ad ovest, verso Cap Martin e Mentone, gli habitat marini appaiono più frammentati; a est, verso il Capo Mortola, sono più omogenei grazie a fondali meno scoscesi. Ma in entrambi i casi si ritrovano le stesse grandi famiglie di biocenosi: praterie di fanerogame (Posidonia e Cymodocea), fondali rocciosi, zone sabbiose e habitat coralligenei.

Questa diversità condivisa, con le sue somiglianze da entrambe le parti del confine, dimostra che le due aree marine protette costituiscono un unico patrimonio naturale. La sua conservazione richiede quindi una visione comune e azioni coordinate.

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